Welcoem to posts!!
in the future - u will be able to do some more stuff here,,,!! like pat catgirl- i mean um yeah... for now u can only see others's posts :c
Ti sei persǝ il nostro ultimo evento dal vivo?
Niente paura! Il video integrale del nostro Fatti Sentire* a Lecce è disponibile e pronto da recuperare ✨
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🤔 Hai mai pensato di approfondire i legami tra i capelli afro e il razzismo?
Se non sai molto a riguardo, non temere! È in arrivo il video integrale del nostro ultimo evento dal vivo, in cui abbiamo discusso proprio di capelli, nerezza e discriminazioni.
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Per tutte quelle parole e quei concetti che sicuramente avrai sentito innumerevoli volte, il cui significato è spesso dato per scontato, ma che in realtà meritano un approfondimento, ora c’è la nostra rubrica dedicata a quello che normalmente non viene affrontato nei programmi scolastici di storia, diritto o filosofia.
Con l’articolo di oggi Morena affronta il delicato tema dell’appropriazione culturale nei confronti della comunità romanì, le cui tradizioni sono spesso state spogliate del loro significato per creare un’estetica che conosciamo molto bene in Occidente: lo stile “bohémien” o “boho”.
Per scoprire di più sulla storia di questo termine e sul perché non va usato, leggi l’articolo completo sul nostro sito: colorycommunity.it/da-dove-viene-la-parola-bohemie…
#ColorY #QuelloCheALezioneDiStoriaNonCiHannoInsegnato #rom #romanì #boho #bohochic #bohemien #appropriazioneculturale
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Che il sex work, ossia la vendita di qualsiasi tipo di servizio sessuale, sia ancora stigmatizzato in Italia e nel mondo, è evidente. Ma quali sono i Paesi che cercano attivamente di criminalizzare chi offre servizi sessuali? E quali invece hanno più interesse per la tutela dellɜ sex workers?
Nell’articolo di oggi, Bianca ha raccolto per noi alcuni dati e considerazioni sui principali modelli legislativi con cui viene regolamentata questa professione, approfondendo anche quali siano le conseguenze per le comunità di sex workers.
Per leggere l’approfondimento completo, clicca sul link: colorycommunity.it/sex-work-nel-mondo/
#ColorY #scrittoda #sexwork #sexworker #legge #abolizionismo #decriminalizzazione
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In occasione del giorno più spaventoso dell’anno, condividiamo anche quest’anno alcune delle cose più temute dalle persone GEN 2 in Italia… sperando che un giorno smettano di inquietare le nostre vite.
E a te cosa fa più paura?
Raccontaci le tue esperienze horror nei commenti!
#ColorY #halloween #paure #spavento #violenza #diritti
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A un anno dall’attacco del 7 ottobre di Hamas e dall’intensificarsi del genocidio palestinese portato avanti da Israele, il modo di comunicare dei media italiani non è cambiato per niente.
Prendendo un caso recentissimo, l’allarmismo nei confronti della manifestazione contro il genocidio palestinese organizzata per il 5 ottobre a Roma è andato avanti per settimane.
Tra titoli catastrofici e dichiarazioni politiche che hanno demonizzato il corteo fin dall’inizio di questa vicenda, l’opinione pubblica riguardo le persone che scelgono ancora di manifestare per le vittime palestinesi è solo peggiorata.
I motivi per cui la manifestazione di Roma è stata strumentalizzata sono evidenti, come la giustificazione del nuovo decreto sicurezza e delle limitazioni del diritto di protesta.
Ma come fare per convincere la popolazione che questo tipo di manifestazioni siano davvero pericolose, prima ancora che vengano alimentati gli scontri durante il corteo?
Ovviamente, attraverso la comunicazione.
Usando espressioni come “corteo pro Palestina”, che cancellano le richieste dellɜ manifestanti, focalizzandosi sul presunto “schieramento”.
Oppure concentrando l’attenzione sulla pericolosità preannunciata da alcune parti politiche, riportando continuamente le loro dichiarazioni, citando esclusivamente il punto di vista delle forze dell’ordine ed evitando di riportare dati esatti sulle persone ferite nel corteo.
Questo modo di comunicare non solo si dimostra parziale e pieno di bias, ma continua si dimostra ancora più dannoso nel momento in cui ciò che viene approfondito meglio nel corso dell’articolo non rispecchia l’allarmismo del titolo.
Per questo, ci chiediamo se fare informazione ormai sia diventato solo sfruttare l’allarmismo e instillare sentimenti negativi nellɜ lettorɜ meno attentɜ ai fatti, invece di analizzare una vicenda nel modo più fedele possibile alla realtà dei fatti.
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua opinione nei commenti.
#ColorY #notizie #palestina #manifestazionepalestina #corteo #giornalismo
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Nuovo giorno, nuove frasi razziste senza senso.
Quali sono le frasi razziste che vi sentite dire più spesso? Faccelo sapere nei commenti.
#ColorY #razzismo #matematicarazzista #discriminazione #italiarazzista #razzismostip #razzismoitalia #razzismostop⛔️
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Associata soprattutto alle donne musulmane, la Modest Fashion, o “moda modesta”, è molto più di questo.
Nell’approfondimento di oggi, Sara Aslaoui ci racconta l’evoluzione di questo modo di vestire, ormai uscito dai confini della sola scelta religiosa.
Questo tipo di abbigliamento viene ancora molto stigmatizzato in Italia e alcuni Paesi europei a causa della diffusissima islamofobia, ma nonostante ciò, molte persone esprimono la propria creatività tramite gli abiti modesti.
Forse è arrivato il momento di osservare la moda modesta con occhi diversi e di approfondire i motivi per cui molte persone sentono di volerla adottare.
Leggi l'articolo completo sul sito di ColorY*: colorycommunity.it/che-cosa-modest-fashion/
#ColorY #scrittoda #modestfashion #modest #moda #abbigliamento #islam
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Nel romanzo originale del 1847, infatti, Heathcliff viene descritto come una persona “con la pelle scura”, a cui viene anche affibbiato lo slur “g*psy” nel corso del libro. Per questo motivo, la scelta di un attore bianco sembra essere effettivamente l’ennesimo tentativo di cancellare delle caratteristiche etniche ed evitare di offrire ruoli di rilievo ad attorɜ di origine rom.
La discussione è sicuramente complessa e ci sono molte cose da analizzare, come l’uso linguistico dello slur razzista, che nell’inglese del 1800 veniva utilizzato sia per insultare le persone rom, sia per riferirsi in modo generico a qualunque persona considerata “non bianca”. Anche se in questo caso non si hanno certezze sulle origini etniche di un personaggio fittizio, questo viene comunque descritto come non bianco.
Il whitewashing più o meno esplicito, è l’indicatore di un grande problema di rappresentazione delle comunità marginalizzate, continuamente escluse dal mondo dello spettacolo, e spogliate anche dei pochi ruoli che le riguardano.
Uno dei motivi per cui la scelta continua a ricadere sempre sullɜ stessɜ attorɜ, perlopiù bianchɜ, ha ovviamente a che fare con le prospettive di guadagno: pensiamo, ad esempio, alla prassi degli ultimi anni di ingaggiare solo nomi come Timothée Chalamet o, appunto, Margot Robbie, per qualsiasi ruolo.
Certo, lɜ attorɜ del momento portano certezza di guadagno, ma il mondo dello spettacolo non dovrebbe essere così chiuso. E per quanto riguarda le minoranze, la loro rappresentazione non dovrebbe fermarsi a Zendaya, diventata ormai token di molti cast interamente bianchi.
Anche se ci piace vedere il nostro interprete preferito in molti ruoli diversi, in fondo lo sappiamo: il whitewashing non fa altro che ridurre le opportunità di carriera di moltɜ attorɜ appartenenti a comunità minoritarie.
Quindi, alla luce delle nuove informazioni che hai, chi avresti scelto come Heathcliff?
#ColorY #wutheringheights #whitewashing #jacobelordi #cinema
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Si conclude oggi il ciclo di Libri per Capire l'Iran.
Speriamo che i consigli di Shiva Boroumand possano esserti di aiuto per avvicinarti a questo Paese e cominciare a guardarlo, finalmente, sotto una lente diversa da quella a cui i media occidentali ci hanno abituatɜ.
Su cosa vorresti il prossimo approfondimento? Scrivilo nei commenti.
#ColorY #iran #libripercapire
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ColorY* è uno spazio pensato per ispirare e incoraggiare ognuno di noi a (dis)imparare e crescere, creando così una società sempre più inclusiva e consapevole.