IL VINO NASCE NELLA TESTA PER DETERMINARE L'ATTRAZIONE FATALE
Produco vino come un antico scienziato. Ho fatto mia la frase di Francesco Bacone che nell'Organon afferma:"alla natura si comanda solo ubbidendole". Secondo me il vino nasce prima nella testa, poi nella vigna, nel pieno rispetto dell'ambiente e del giusto equilibrio vegetativo e produttivo della vite; infine in cantina con tecniche che rispettano e esaltano ciò che la natura ha saputo mettere nell'acino. Ciò per assicurare "il meglio al seme", garanzia di vita per la vite. Un vino veramente grande non viene semplicemente prodotto: viene ideato. Un vino degno di nota non è da assaggiare, bensì da "amare sciaguratamente". Incredibile è quel vino che ti spinge a bere fino all'autodistruzione emotiva, ma non etilica, creando quella che io chiamo: l'attrazione fatale. Tuttavia bere vino non significa soffrire, vuol dire provare sublime piacere fisico. Per questo ho radunato un pool di enologi di fama internazionale, puntando su