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Carissimi, mentre ci apprestiamo a chiudere questa giornata dedicata alla celebrazione di San Francesco, patrono d'Italia, lasciamo che le sue parole e il suo amore per tutte le creature ci accompagnino. Francesco, con il suo cuore puro, sapeva benedire ogni cosa e riconoscere la presenza del Signore in tutto ciò che lo circondava.
In questa notte serena, ricordiamo in modo speciale Sora nostra Morte Corporale, che per lui rappresentava un passaggio verso la vita eterna. Che anche noi possiamo abbracciare la vita con la stessa gioia e gratitudine, riconoscendo la bellezza di ogni creatura.
Buona notte a tutti voi; che la pace di San Francesco vi avvolga e vi guidi nei sogni.
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Oggi celebriamo san Pio da Pietrelcina, un esempio di misericordia e dedizione attraverso il sacramento della confessione, dove ha sempre accolto i penitenti con amore. Egli ci invita a non negare il bene a chi ne ha bisogno, sottolineando l'importanza di offrire ascolto e sostegno spirituale a chi ci circonda. Seguiamo il suo esempio, vivendo con cuore aperto e pronti a portare la misericordia di Dio nella nostra quotidianità.
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Oggi medito sulla Parola che mi invita a riflettere sul cammino di fede e sui pericoli di una visione limitata del progetto di Dio. Nel brano evangelico, Gesù annuncia ai discepoli la sua imminente passione. Pietro, non comprendendo, esprime disaccordo e Gesù lo ammonisce duramente: “Vai dietro a me, Satana”. Questo richiamo mi ricorda che se metto me stesso davanti a Gesù, rischio di perdere di vista la sua volontà. Seguire Cristo significa accettare la Croce, riconoscendo che non c'è gloria senza sacrificio. Dopo, i discepoli si preoccupano di chi sia il più grande, e Gesù, prendendo un bambino come esempio, mi insegna che per avere un vero rapporto con Lui, devo essere umile e semplice. Spesso, nella mia vita quotidiana, mi concentro sul mio io, ma Gesù mi insegna che chi desidera essere primo deve farsi ultimo e servo di tutti. Papa Francesco mi ricorda che seguire Gesù implica accettare il cammino della Croce e rinunciare al potere per abbracciare la logica del servizio. San Giacomo, nella sua lettera, mi invita a esaminare come e cosa chiedo a Dio: chiedo secondo il suo cuore o secondo le mie passioni? Ho bisogno di imparare a chiedere secondo il suo volere. Nelle comunità, a volte mi aggrappo ai ruoli come se fossero personalmente miei, alimentando gelosie e divisioni. La correzione fraterna deve essere un gesto d’amore, e se non riesco a correggere con amore, rischio di creare ulteriori ferite. L'amore fraterno deve essere il segno distintivo della mia vita cristiana. Mi impegnerò a vivere questo amore nelle mie famiglie e nelle comunità, affinché chi si avvicina a me possa sperimentare un assaggio di paradiso. Amen.
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Oggi la Chiesa celebra san Matteo, apostolo ed evangelista, che ci insegna il profondo significato della misericordia di Dio. Era un pubblicano, un esattore delle tasse disprezzato dalla società, ma Gesù lo ha scelto e gli ha detto: "Seguimi", cambiando così la sua vita. Il brano del Vangelo ci invita a riflettere sull’importanza della misericordia, soprattutto nei confronti di chi è considerato peccatore. Gesù sottolinea che il suo compito non è quello di chiamare i giusti, ma i peccatori, e ci ricorda che il vero sacrificio è quello di aprire il cuore all’amore e alla grazia.
San Matteo, che oggi giace nella cattedrale di Salerno, rappresenta la testimonianza della potenza della grazia divina, capace di trasformare anche le vite più disperate. La sua storia ci incoraggia a non giudicare gli altri e a riconoscere le nostre fragilità, presentandole a Cristo con fiducia, poiché Lui non condanna, ma guarisce. Impariamo da lui a rispondere prontamente alla chiamata di Gesù, lasciando che la Sua misericordia plasmi le nostre vite, rendendoci strumenti di pace e amore per gli altri.
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Oggi il Vangelo ci invita a riflettere sul ruolo significativo delle donne che accompagnavano Gesù, come Maria di Magdala, Giovanna e Susanna. Queste donne, guarite da malattie e spiriti maligni, non erano solo spettatrici, ma discepole attive che, riconoscenti, sostenevano il ministero di Gesù. La loro presenza rappresenta una rivoluzione nel contesto storico in cui vivevano, in quanto Gesù le valorizzava e dava loro un ruolo nella diffusione del Regno di Dio, evidenziato dal fatto che furono le prime testimoni della Resurrezione. In questo momento, vogliamo ricordare anche l'anniversario della piena dell'Adige del 1882, quando la comunità di Zevio si rivolse in preghiera a santa Toscana per la sua intercessione, trovando salvezza. Questa storia testimonia la potenza della preghiera e dell'intercessione dei santi, simile all'atteggiamento delle donne che seguivano Gesù. Santa Toscana, una donna di grande fede, ci ispira a vivere con spirito di servizio e a fidarci di Dio nei tempi difficili. La preghiera, dunque, non è solo una pratica devota, ma il respiro della nostra vita spirituale, attraverso cui possiamo portare a Dio le nostre preoccupazioni e speranze. Anche oggi possiamo guardare ai santi come modelli di vita cristiana. Ringraziamo Dio per la protezione ricevuta grazie all'intercessione di santa Toscana, chiedendo la sua guida per vivere una fede sincera e caritatevole, pronti a servire gli altri e a confidare nell’aiuto divino. Amen.
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Nel Vangelo di oggi, una donna peccatrice si avvicina a Gesù in casa di Simone, un fariseo, mostrando coraggio e umiltà. Lava i piedi di Gesù con le sue lacrime, li asciuga con i capelli, li bacia e li unge di profumo, esprimendo un amore profondo e sincero. Gesù la perdona, affermando che il suo perdono è legato all’amore: "Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato". Questo mette in luce l'importanza del cuore aperto alla misericordia di Dio. Al contrario, Simone, pur essendo giusto secondo la legge, non comprende l'importanza dell'amore e della misericordia. Gesù evidenzia che chi ama poco, riceve poco perdono. In parallelo, il martirio di san Gennaro rappresenta un amore totale per Dio, richiedendo sacrificio e dedizione. Napoli, che oggi festeggia San Gennaro, con la sua storia di fede e solidarietà, incarna questo amore, manifestato nelle opere di carità e nella comunità. Il messaggio per oggi è di riflettere sul nostro amore e disponibilità ad accogliere quello di Dio. Non è mai troppo tardi per tornare a Lui, chiedere perdono e rinnovarsi. A chi ama molto, sarà perdonato molto; si esorta a avvicinarsi a Cristo con un cuore sincero, certi che il Suo amore trasformerà le nostre vite.
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Nel Vangelo di oggi, Gesù rimprovera l'indifferenza della folla, che non risponde né alla gioia né al dolore, invitandoci a riflettere sulla nostra capacità di accogliere la chiamata di Dio. San Paolo, nell'Inno alla Carità, ci insegna che l'amore autentico è la risposta vera: solo aprendo il cuore possiamo partecipare attivamente alla vita divina, senza rimanere freddi e distanti.
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Oggi, in occasione della festa di san Roberto Bellarmino, celebro con particolare gioia il mio onomastico, portando il nome di questo grande santo. San Roberto, noto per la sua saggezza e dedizione a Dio, ci ricorda che l'amore divino è un mistero così profondo da essere oltre la nostra piena comprensione, ma al tempo stesso, così vicino a noi da manifestarsi concretamente nella nostra vita quotidiana. Il Vangelo odierno, in cui Gesù viene mosso a compassione per una madre sofferente, ci invita a riscoprire questo amore, capace di trasformare il dolore in speranza. San Roberto, come padre spirituale di san Luigi Gonzaga, ci insegna a vivere nella misericordia e ad abbracciare l'amore di Dio, mentre oggi ricordiamo anche l’impressione delle sacre stimmate a san Francesco a La Verna, segno del suo totale abbandono a Cristo. In questo giorno, preghiamo affinché, seguendo l’esempio di questi santi, possiamo essere strumenti di pace e compassione, portando la luce di Cristo a coloro che incontriamo.
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Le parole di san Paolo ci ricordano che, sin dalle origini, la comunità cristiana ha affrontato divisioni. Tuttavia, l'Eucaristia è il luogo in cui le differenze si superano, poiché ci uniamo attorno al sacrificio di Cristo. Per me, la Messa è il cuore della mia giornata, dove trovo forza e rinnovamento spirituale? Oggi, i santi Cornelio e Cipriano ci mostrano l'importanza di vivere l'Eucaristia come un vero incontro con il Signore, che ci chiama all'unità e a essere strumenti di pace e comunione.
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Maria Santissima, invocata come "Madre del Sacerdote", ha un ruolo speciale nella vita di coloro che sono chiamati al ministero sacerdotale. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù affida Maria al discepolo amato, simbolo del dono di Maria a tutti i sacerdoti. Padre Mario Venturini, fondatore della nostra Congregazione di Gesù Sacerdote, onorò questo titolo speciale, sottolineando l'amore materno di Maria per i sacerdoti, soprattutto nei momenti di difficoltà. Come Madre dei sacerdoti, Maria li accompagna con cura e tenerezza, sostenendoli nel loro cammino di servizio e sacrificio. È importante per noi pregare per i sacerdoti, affinché, guidati dall'intercessione di Maria, possano essere fedeli nel loro ministero.
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Audio della liturgia della Parola, le letture della Santa Messa - audio commenti spirituali per i vari giorni, omelia e commento del Vangelo del giorno - preghiere, novene e devozioni - aiuto audio per alcuni momenti della liturgia delle ore - alcuni audiolibri con l'aiuto di Amici. Gesù che sta passando proprio qui nella vita, nella storia di ciascuno di noi.