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@DieMentor : 'Si amico mio Io sono milanese.'
Me: Nobilissimo condottiero, illustri tribuni, generali, valorosissimi commilitoni e tutti onesti cittadini leali! Sapete bene che è giunta l'ora: il nemico della nostra fede vuole opprimerci ancora più da vicino per mare e per terra con tutte le sue macchine e abilità per attaccarci con tutta la forza di questa forza d'assedio, come un serpente che sta per vomitare il suo veleno; ha fretta di divorarci, come un leone selvaggio. Per questo vi prego di combattere da uomini dall'animo valoroso, come avete fatto dall'inizio fino ad oggi, contro il nemico della nostra fede. Ti consegno la mia gloriosa, famosa, rispettata, nobile città, la splendente Regina delle città, la nostra patria. Sapete bene, fratelli miei, che abbiamo quattro obblighi in comune, che ci costringono a preferire la morte alla sopravvivenza: prima la fede e la pietà; secondo la nostra patria; terzo, l'imperatore unto dal Signore, e quarto; nostri parenti e amici.
Ebbene, fratelli miei, se dobbiamo combattere per uno di questi obblighi, saremo ancora più responsabili sotto la forza di comando di tutti e quattro; come puoi chiaramente capire. Se Dio concede la vittoria agli empi a causa dei miei propri peccati, metteremo in pericolo la nostra vita per la nostra santa fede, che Cristo ci ha dato con il suo stesso sangue. Questo è il più importante di tutti. Anche se uno guadagna il mondo intero ma perde la sua anima nel processo, quale sarà il vantaggio! In secondo luogo, saremo privati di una patria così famosa e della nostra libertà. Terzo, il nostro impero, famoso in passato ma presentemente umiliato, basso ed esausto, sarà governato da un tiranno e da un uomo empio. Quarto, saremo separati dai nostri più cari figli, mogli e parenti.
Questo disgraziato sultano ha assediato la nostra città fino ad ora per cinquantasette giorni con tutte le sue macchine e forze; non ha allentato il blocco né di giorno né di notte, ma, per la grazia di Cristo, nostro Signore, che tutto vede, il nemico è stato finora spesso respinto dalle nostre mura con vergogna e disonore. Eppure anche adesso, fratelli miei, non abbiate alcuna codardia, anche se piccole parti delle nostre fortificazioni sono crollate per le esplosioni ei proiettili, come vedete, abbiamo fatto tutte le riparazioni possibili e necessarie. Riponiamo ogni speranza nell'irresistibile gloria di Dio. Alcuni hanno fede nell'armamento, altri nella cavalleria, nella potenza e nel numero, ma noi crediamo nel nome di nostro Signore, nostro Dio e Salvatore, e secondo, nelle nostre braccia e nella forza che ci è stata concessa dal potere divino.
So che le innumerevoli orde di empi avanzeranno contro di noi, secondo il loro costume, violentemente, con sicurezza e con grande coraggio e forza per sopraffare e logorare con stenti i nostri pochi difensori. Tentano di spaventarci con forti urla e innumerevoli grida di battaglia. Ma conoscete tutti le loro chiacchiere e non ho bisogno di aggiungere altro. Per molto tempo continueranno così e rilasceranno anche su di noi innumerevoli rocce, ogni sorta di frecce e proiettili, come la sabbia del mare. Ma spero che queste cose non ci danneggino; Vedo, mi rallegro molto e mi nutro di speranze nella mia mente che anche se siamo pochi, siete tutti guerrieri esperti e stagionati: coraggiosi, coraggiosi e ben preparati. Proteggi le tue teste con gli scudi in combattimento e in battaglia. Tieni la mano destra, armata di spada, sempre tesa davanti a te. I tuoi elmi, corazze e armature sono pienamente sufficienti insieme alle altre tue armi e si dimostreranno molto efficaci in battaglia. I nostri nemici non ne hanno e non usano tali armi. Tu sei protetto dentro le mura, mentre loro avanzeranno senza riparo e con fatica.
Per queste ragioni, miei commilitoni, preparatevi, siate fermi e rimanete valorosi, per pietà di Dio. Prendi il tuo esempio dai pochi elefanti dei Cartaginesi e come hanno disperso la numerosa cavalleria dei Romani con il loro rumore e il loro aspetto. Se una bestia muta ne mette in fuga un'altra, noi, i padroni dei cavalli e degli animali, possiamo sicuramente fare anche meglio contro i nostri nemici che avanzano, poiché sono animali muti, peggio ancora dei maiali. Presenta loro il tuo scudo, le spade, le frecce e le lance, immaginandoti di essere un gruppo di cacciatori di cinghiali, in modo che gli empi possano imparare che non hanno a che fare con animali muti ma con i loro signori e padroni, i discendenti dei Greci e i romani.
Sapete bene che questo sultano irreligioso, nemico della nostra santa fede, ha violato senza motivo il trattato di pace che avevamo con lui e ha ignorato i suoi numerosi giuramenti senza pensarci due volte. Improvvisamente, è apparso e ha costruito il suo castello nello stretto di Asomatosso in modo da poterci infliggere danni quotidiani. Poi diede alle fiamme le nostre fattorie, i giardini, i parchi e le case, mentre uccideva e riduceva in schiavitù tutti i nostri fratelli cristiani che trovava; ha rotto il trattato di amicizia. Fece amicizia con gli abitanti di Galata, i disgraziati si rallegrano di questo, poiché non conoscono la parabola del figlio del contadino che stava arrostendo lumache e disse: "Oh stupida creatura", ecc.
Bene fratelli miei, da quando ha iniziato l'assedio e il blocco, ogni giorno apre la sua bocca insondabile e cerca un'opportunità per divorare noi e questa città, che Costantino il Grande tre volte benedetto fondò e dedicò alla santissima castissima Madre di Dio, nostra signora, Maria l'eterna vergine. È diventata la Regina delle Città, lo scudo e l'aiuto della nostra patria, il rifugio dei cristiani, la speranza e la gioia di tutti i desideri per distruggere questa città, che un tempo era fiera e fiorita come una rosa di campo.
Posso dirti che questa città ha dominato l'intero universo; Ha posto sotto i suoi piedi il Ponto, l'Armenia, la Paflagonia, le terre amazzoniche, la Cappadocia, la Galazia, la Media, la Colchide georgiana, il Bosforo, l'Albania, la Siria, la Cilicia, la Mesopotamia, la Fenicia, la Palestina, l'Arabia, la Giudea, la Battriana, la Scizia, la Macedonia, la Tessaglia, Beozia, Locride, Etolia, Arcarnania, Acaia, Peloponneso, Epiro, Illiria, Lychniti, Adriatico, Italia, Toscana, Celti e Galati, Spagna fino a Cadice, Libia, Mauritania, Etiopia, Belede, Scude, Numidia, Africa ed Egitto.
Ora vuole renderla schiava e gettare il giogo sulla Signora delle Città, le nostre sante chiese, dove si adorava la Santissima Trinità, dove lo Spirito Santo era glorificato con inni, dove si udivano gli angeli che lodavano con canti la divinità e l'incarnazione di Parola di Dio, vuole trasformarsi in santuari della sua bestemmia, santuari del folle e falso Profeta, Maometto, nonché in stalle per i suoi cavalli e cammelli.
Considerate dunque, miei fratelli e compagni d'armi, come si possa rendere eterna la commemorazione della nostra morte, della nostra memoria, fama e libertà.
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"Roma fell? When? Tell me, dont you see the roads we walk on? Tell me, dont you talk a language as similar to latin as you are similar to your parents? Tell me, don't you feel an invicible feeling watching these statues two millennials old and still just as beautiful as the day the marble was taken from the heart of the Earth? Tell me, aren't you...Roman?"
Did Rome fall?
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“Roma fell? When? Tell me, don't you see the roads we walk on? Tell me, don't you talk a language as similar to Latin as you are similar to your parents? Tell me, don't you feel an invincible feeling watching these statues two millennials old and still just as beautiful as the day the marble was taken from the heart of the Earth? Tell me, aren't you… Roman?”
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