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Siamo Mattia e Antonino, due ingegneri da sempre appassionat


Welcoem to posts!!

in the future - u will be able to do some more stuff here,,,!! like pat catgirl- i mean um yeah... for now u can only see others's posts :c

Ingegneri in Borsa
Posted 3 months ago

Dopo tantissime richieste da parte vostra, abbiamo deciso di ascoltarvi e provare questo nuovo tipo di formato che ci aiuta a spiegare in modo diretto e concreto concetti che a volte sono di difficile comprensione: fateci sapere cosa ne pensate e se ne volete altri!

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📉 Il mercato americano è vicino ad un crollo?

Da ormai due anni siamo di fronte ad una curva dei rendimenti obbligazionari invertita, il che significa che i titoli di Stato USA a breve termine offrono rendimenti più elevati di quelli a lungo termine: concretamente questo significa che c’è più incertezza e paura per il futuro prossimo rispetto ad un futuro più lontano.

Perché è importante?
Storicamente questo ha quasi sempre annunciato un crollo dei mercati azionari, con un anticipo che va dai 6 ai 24 mesi. Anche questa volta andrà così? Ci sono pareri contrastanti in merito:
- Chi ritiene che sia solo questione di tempo prima che il mercato americano abbia un ritracciamento
- Chi invece, guardando i dati fondamentali, sottolinea come probabilmente il mercato sia leggermente sopravvalutato, ma le performance in borsa delle società sono quasi sempre supportate da aumenti del fatturato e degli utili, e quindi non è necessario allarmarsi.

Voi cosa vi aspettate nei prossimi mesi?

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

L’intelligenza artificiale di Elon Musk potrebbe arrivare a valere 18 miliardi di dollari!

🫰 La sua startup xAI è molto vicina a chiudere un round di finanziamento da 6 miliardi di dollari. Se venisse confermato, porterebbe la valutazione dell’azienda a 18 miliardi di dollari.

👥 Chi sta partecipando a questo finanziamento? 
Tra i nomi più grossi spiccano Sequoia Capital, uno dei fondi più famosi della Silicon Valley che da tempo sostiene i progetti di Musk e moltissime startup. 
Gli investitori sembrano essere stati convinti dal successo di Musk in Tesla e SpaceX.

🤔 A cosa serve questa intelligenza artificiale? 
Elon Musk ha annunciato questo modello di intelligenza artificiale circa un anno fa, presentandolo come strumento per “capire la vera natura dell’universo”.
Per i pochi che non lo sapessero, Musk era uno dei fondatori di OpenAI, la società dietro il noto ChatGPT: con il tempo però il rapporto con il team si è deteriorato, tanto da essere arrivato ad attaccare il co-fondatore Sam Altman, accusandolo di aver trasformato OpenAI da società non-profit a società a scopo di lucro. 
Così ha deciso di fondare un’altra società attiva nello sviluppo di intelligenze artificiali: xAI con il suo chatbot Grok. Secondo molti, ad oggi non è ai livelli dei chatbot più noti, ma Musk ha già ammesso di voler sfidare Google con deepmind e Microsoft con OpenAI.

Una caratteristica di questa intelligenza artificiale è che, a differenza delle altre, non raccoglierebbe i dati dal web, ma direttamente da X. 

Riuscirà Elon Musk a dominare anche il settore dell’intelligenza artificiale?

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

Il più grande investitore al mondo non punta sull'asset ritenuto più sicuro da molti analisti: l'oro.

In passato Warren Buffett ha investito in altre materie prime, come l'argento, ma la sua posizione sull'oro sembra essere chiara da molto tempo, e non è positiva: non pensa che si adatti alla sua strategia di investimento e ha più volte dichiarato che, secondo lui, presenta due difetti significativi non essendo né di grande utilità né procreativo.

Secondo Buffett, gli investitori acquistano questo bene con la speranza che qualcun altro lo paghi di più in futuro. “I proprietari non sono ispirati da ciò che l’oro può produrre ma piuttosto dalla convinzione che altri lo desidereranno ancora più avidamente in futuro”.

Data la chiara avversione di Buffett per l’oro, in molti sono rimasti sorpresi quando la Berkshire Hathaway ha investito in Barrick Gold, società attiva nell’estrazione mineraria, nel secondo trimestre del 2020.
Nonostante le sue preferenze verso aziende che gli garantissero flussi di cassa costanti e dividendi, ha pagato 560 milioni di dollari per circa 21 milioni di azioni.

Cosa c’era dietro quella decisione? Molti titoli di giornale riportavano che Buffett avesse cambiato opinione sull'oro, altri suggerivano che potesse essere stato un altro membro del Berkshire a fare la mossa, altri ancora evidenziavano la distinzione tra investire direttamente sull'oro e investire in società di estrazione e sottolineavano che la quota del Berkshire in Barrick era relativamente modesta rispetto ad altri investimenti.

Il fatto che, pochi trimestri dopo, Buffett abbia deciso di rivendere tutto indica che forse la sua idea sull’oro non è mai cambiata: probabilmente si è trattato di un investimento mosso esclusivamente dalla convinzione di poterci trarre un profitto.

E voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti.

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

Cosa fare quando i mercati sono ai massimi?

La paura di investire dopo periodi di forti rialzi di mercato è diffusa, specialmente quando i mercati azionari raggiungono nuovi massimi storici.

Tuttavia, secondo uno studio J.P. Morgan, investire nei giorni in cui l'S&P500 ha chiuso a un nuovo massimo storico, statisticamente ha generato rendimenti superiori rispetto ai giorni “normali”, ovvero quelli nei quali il mercato non ha stabilito un nuovo record, specialmente nel lungo periodo.

Secondo i dati raccolti negli ultimi 30 anni, se si investe nell'S&P500 in un giorno casuale dall'inizio del 1988 e si reinvestono tutti i dividendi, l'83% delle volte l'investimento ha prodotto rendimenti nel corso dell'anno successivo, con una media del +11,7%.

Se consideriamo solo gli investimenti effettuati nei giorni in cui l'S&P500 ha chiuso ai massimi storici, invece, i risultati sono sorprendentemente migliori. Nel 88% dei casi, l'investimento ha generato rendimenti nel corso dell'anno successivo, con una media del +14,6%.

Ancora più sorprendente è il fatto che i rendimenti totali cumulativi a tre o cinque anni dall'investimento iniziale siano stati mediamente migliori investendo ai massimi storici rispetto a qualsiasi altro giorno.

Ricordando sempre che i rendimenti passati non sono mai un indicatore dei rendimenti futuri, sono sempre statistiche interessanti!

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

Un buyback azionario da record: 110 miliardi di dollari, un aumento del 22% rispetto ai 90 miliardi dello scorso anno.

Giovedì le azioni Apple sono salite del 7% in after hours, dopo l’annuncio del programma di riacquisto di azioni proprie e il superamento delle stime degli utili.

Nel suo secondo trimestre fiscale Apple ha riportato un calo dei profitti e dei ricavi, principalmente dovuto alla diminuzione delle vendite di iPhone e alla concorrenza dei prodotti cinesi.

L’azienda ha chiuso il trimestre con ricavi per 90,75 miliardi di dollari, in calo del 4,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma comunque sopra le attese degli analisti, così come anche l’utile netto, che scende del 2,2%. Gli investitori sono particolarmente preoccupati per il calo delle vendite, in particolare di quelle cinesi, e in realtà anche per la crescente concorrenza da parte di Huawei.

Il CEO Tim Cook però si dice ottimista, visto che Apple ha investito significativamente in intelligenza artificiale e si prepara a rivelare novità e nuove funzionalità entro l'anno.

Apple potrebbe riconoscere di stare diventando un titolo value che restituisce denaro agli azionisti piuttosto che un titolo in forte crescita che utilizza gli utili per espandersi?

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

L’Italia non è l’unico Paese fortemente indebitato: ecco la classifica dei paesi con il più elevato rapporto Debito/PIL.

In decima posizione troviamo Capo Verde, dove la crisi del debito è fortemente legata all’abuso dei fondi pubblici e alle sfide che la piccola isola sta affrontando.

In nona posizione abbiamo gli Stati Uniti d’America con un rapporto Debito/PIL pari al 129%, visto che negli ultimi anni le enormi spese non sono totalmente coperte dalle entrate: solo nel 2023 la differenza tra entrate e uscite fiscali è stata di 381 miliardi di dollari.

In ottava posizione troviamo l’Italia, con un indebitamento/PIL arrivato a 142 punti percentuali, in lieve calo rispetto ai mesi precedenti ma con il deficit più alto dell'Unione Europea.

Proseguendo abbiamo il Libano e l’Eritrea, dove l’economia è sostanzialmente al collasso e le riforme strutturali sono sostanzialmente inesistenti.

Troviamo poi Singapore, che ha incoraggiato la creazione di un mercato del debito per diventare un hub finanziario internazionale in pochi anni.

Quarto posto per la Grecia (166%), dove la crisi economica del 2008-2009 e i conti truccati per l’ingresso nell’euro hanno contribuito significamente al peggioramento del debito pubblico, anche se la sua crescita economica degli ultimi anni è un buon segno di ripresa.

Sul gradino più basso del podio troviamo il Sudan a causa delle forte crisi causata dai conflitti interni al Paese che lo hanno portato a isolarsi.

Al secondo posto c’è il Venezuela, con un debito al 241% a causa dei massicci prestiti e delle mosse discutibili adottate per rallentare l’inflazione dilagante nel Paese che nel 2019 ha raggiunto il 345.000%

Infine, in cima alla classifica abbiamo il Giappone, con un rapporto Debito/Pil pari al 266%, dovuto principalmente alla bolla immobiliare scoppiata negli anni ‘90 e alle iniziative di stimolo del Governo per far ripartire l’economia.

È fondamentale che queste nazioni adottino strategie efficaci per gestire il loro debito e promuovere una certa stabilità finanziaria. Tuttavia, questo richiede grossi sforzi e sacrifici: saranno disposti i vari Governi a prendere decisioni così impopolari?

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

Come impattano sul PIL le pensioni?

Il modello previsionale di lungo periodo della Ragioneria Generale dello Stato mostra un andamento interessante per quanto riguarda la Spesa Pubblica per le pensioni del nostro Paese.

Se i primi picchi sono facilmente giustificabili, come per esempio l’aumento repentino dal 2019 al 2020 dovuto alle ripercussioni produttive derivanti dall’emergenza sanitaria e al pensionamento anticipato, e quello tra il 2023 e il 2024 causato dall’inflazione, le stime sulle prospettive future lasciano un po’ più dubbiosi.

Dal 2029 in poi, infatti, il rapporto Spesa pubblica per le pensioni-PIL si stima continuerà ad aumentare fino al raggiungimento dei 17 punti percentuali nel 2040, principalmente a causa dell’incremento del rapporto numero di pensionati-numero di occupati.

Sempre secondo le stime, solo a partire dal 2044 si assisterà ad una prima graduale decrescita, dovuta alla progressiva uscita delle generazioni del baby boom e all’adeguamento automatico dei requisiti minimi di pensionamento in funzione della speranza di vita.

Come dovrebbe essere affrontata questa sfida in modo equo ed efficace per garantire il benessere economico degli attuali e futuri pensionati?

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

Il fascino di anticipare le mosse dei mercati finanziari è irresistibile per molti investitori. L’idea di realizzare profitti grazie a previsioni più o meno accurate spinge a studiare i grafici, analizzare dati e cercare indizi che possano svelare il futuro.

Tuttavia, la realtà è spesso diversa: i mercati finanziari sono sistemi complessi, influenzati da una miriade di fattori imprevedibili. Statistiche alla mano, prevedere i loro movimenti con precisione è un'impresa quasi impossibile.

Eppure, la tentazione persiste. Perché?
* Illusione di controllo: prevedere i movimenti di mercato dà l'illusione di avere il controllo e di poterne influenzare il risultato.
* FOMO (Fear of Missing Out): la paura di perdere occasioni di profitto spinge a cercare di anticipare i movimenti del mercato, anche se ciò significa correre rischi elevati.
* Avidità: soprattutto chi è alle prime armi è attratto dai guadagni rapidi, dimenticando però i rischi e le difficoltà associate all’operare sui mercati.

Diversificazione, disciplina e un orizzonte temporale di lungo periodo non sono allettanti come il fare tanti soldi in poco tempo…
Tuttavia bisogna ricordare che la tentazione di prevedere i mercati finanziari è un miraggio illusorio. Nei mercati, è sempre possibile incappare in giornate, settimane, mesi o addirittura anni negativi; tuttavia, la storia suggerisce che gli investitori hanno molte meno probabilità di subire perdite su periodi più estesi.

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

Gli sforzi italiani non sono sufficienti?

Nel 2022 il nostro Paese ha investito 6,8 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo, valore ben al di sotto della media EU di 12,86, posizionandosi all’8° posto tra i 17 paesi oggetto d’analisi, mostrando chiari segni di fatica nel reggere il confronto con la concorrenza.

Per darvi un’idea, nello scenario globale l’investimento degli Stati Uniti nel 2022 si aggirava attorno ai 526,5 miliardi di euro, quello della Cina era dell’ordine dei 200 miliardi e addirittura il Regno Unito ha registrato un investimento di 35,8 miliardi.
Chiaramente questi confronti andrebbero pesati sulla base della capacità di spesa e delle politiche introdotte nei diversi Paesi, ma è chiaro che il contesto italiano non stia eccellendo: non investiamo di più di tanti altri Paesi né in termini percentuali sul PIL né tantomeno in termini assoluti.

Ogni tanto poi si sente la frase “L'America fa, la Cina copia e l'Europa regola” ma sarà sostenibile anche nel lungo periodo? Voi cosa ne pensate?

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Ingegneri in Borsa
Posted 4 months ago

I MERCATI iniziano a SCENDERE?
Dopo la trimestrale di Meta, dove nonostante abbia battuto le stime degli analisti un outlook deludente sul Q2 ha mandato il titolo a -14%, anche Microsoft e Alphabet soffrono in pre market (tra l’altro stasera usciranno i report trimestrali e li commenteremo con voi in diretta, dalle 21.50).Molti si aspettavano un ritracciamento dopo il rally degli ultimi mesi (ricordiamoci che l’SP500 negli ultimi 12 mesi è a +23% e in 5 anni a +70%), e le trimestrali sono sempre un periodo molto delicato, soprattutto perchè i CEO delle più grandi compagnie al mondo danno la loro visione sui mesi successivi.Tra inflazione, incertezza economica, tensioni geopolitiche e aspettative alte degli investitori, ne vedremo delle belle.Voi cosa ne pensate? Come vi state comportando in questo periodo?

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