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Genre: Education
Date of upload: Jun 4, 2023 ^^
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RYD date created : 2023-12-23T14:44:48.770819Z
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Top Comments of this video!! :3
Innanzitutto grazie per questi video molto interessanti. La fusione nucleare può andar bene come esperimento scientifico, per comprendere meglio la fisica dei plasmi e per lo sviluppo di nuove tecnologie ecc... ma ai fini della produzione di energia elettrica - su scala industriale - è semplicemente impensabile. Pensare di lavorare in modo "stabile" e per "lunghi periodi di tempo" con un plasma a 150 milioni di gradi che, per sua natura, presenta turbolenze e instabilità, è qualcosa che si può fare nei film di fantascienza ma non nella realtà. In ogni caso vedremo.
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Seguo attentamente i suoi video professore.La fusione nucleare che avviene nella nostra Stella, si basa sul ciclo dell'idrogeno.
Catena Protone/Protone.
È un procedimento molto bello da studiare, ma applicarlo nella realtà è molto difficile.
Speriamo tutti che un giorno si riesca a trovare la soluzione, e riuscire a rende stabile la fusione nucleare
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Avrei una domanda si potrebbe usare un rivestimento di un tocamak partendo dal interno di paladino riempito di idrogeno poi uno strato di lega di tantalio e tungsteno e infine i manifesti a temperatura criogenica così l'idrogeno contenuto nel paladino diventa deuterio e i neuroni in eccesso rimbalzano sul tungsteno e non danegiano i eltromagnti criogeni dopo di che il palio viene riscaldato e rilasi il deuterio che successivamente viene inviato all camera di ionizazion e si introduce nuovo idrogeno nel paladino ? Mi chiedevo se è fattibile e se funziona ?
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il LLNL non era affatto interessato a fondere con guadagno energetico, ma all'innesco di bombe a fusione. Il loro esperimento, da questo punto di vista, è stato un grande successo. Poi qualcun altro ha pensato bene di parlare di "energia da fusione presto a disposizione di tutti", dimenticando di aggiungere: "per primi, gli stati canaglia".😬
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Sto leggendo il libro, veramente carino e adatto a tutti!
Qualche giorno fa ho letto del reattore a fusione per propulsione spaziale a cui stanno lavorando PULSAR e Princeton Satellite Systems.
Ha in mente di fare un video sulla fusione usata per la propulsione spaziale? (Leggevo che molto probabilmente sarà più facile riuscire ad utilizzare prima la fusione per questo scopo piuttosto che in una centrale per la produzione di energia elettrica per via delle basse temperature dello spazio)
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Grazie prof. Baroni, molto interessante apprendere del suo nuovo libro e delle "insidie" che si celano dietro alle "notizie per tutti" che sono divulgate dai mezzi di comunicazione di massa. Spero che voglia approfondire maggiormente questo tema (e anche molti altri, come il "filone" dei computer quantistici) qui sul canale.
Per il libro, vedrò di procurarmelo in biblioteca... non so più dove mettere nuovi libri in casa.
Alessandro
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Ciao Simone. Ricordo benissimo la notizia “tendenziosa” diramata dai tecnici del National Livermore Laboratory😄 ne parlammo in qualche tuo video precedente.
Visto il mio interesse sulla fusione nucleare anche se non sono un fisico come te, volevo porti una domanda.
Ed è: il reattore con il sistema a confinamento inerziale si usano dei potenti Laser per innescare la fusione, ma non mi è chiara in quale lunghezza d’onda operano una sorgente laser del genere. Se, oltre la potenza è importante la scelta giusta della sua lunghezza d’onda e se la scelta è quella giusta. Infatti il mio cruccio nella testa è proprio questo. Siamo sicuri che i tecnici di tale laboratorio stiano usando la giusta lunghezza d’onda dei laser? Sappiamo che la scelta giusta della lunghezza d’onda di un laser per eseguire un determinato lavoro è più importante della potenza stessa. E se si usassero laser che operano a lunghezze d’onda pari a quella dei Raggi X usando magari sorgenti ad elettroni liberi per ottenere fasci più energetici? Cosa ne pensi?
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Ciao Simone, ho letto con piacere e passione i due libri precedenti, capire il tempo e lo spazio è stato il trampolino di lancio nella fisica, con passione ti seguo da tempo, a parte la tua semplicità nel spiegare le cose... io vivo in Danimarca da anni, ma viaggio spesso per la California... mi affretto a comprare il libro...
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@pierluigidipietro8097
9 months ago
Mi piace la sua esposizione abbastanza onesta. Mi saprebbe dare una risposta a questi quattro quesiti 1) come si conta di gestire l'elevato flusso neutronico della reazione De-Tr che oltre a creare migliaia di tonnellate all'anno di materiale radioattivo di basso livello, danneggia molto rapidamente tutte le infrastrutture del nocciolo tramite attivazione neutronica dei nuclei dei materiali 2) come si conta di avere abbastanza trizio: se le centrali dotate di harvesting del trizio non sono particolarmente efficienti, per avere trizio dovremo quintuplicare il numero di centrali nucleari, con tutti i problemi connessi. 3) come si pensa di scongiurare l'uso improprio del flusso neutronico abbondante di queste centrali per la produzione di plutonio per testate nucleari 4) ovviamente, come si pensa di fare materialmente ed in quanto tempo ragionevolmente si otterrà una centrale che restituisca più energia di quanta ne assorbe. Alli stato attuale, una sorgente di energia che abbia un EROEI inferiore a 10 non è in grado di supportare il nostro attuale impianto economico e sociale. Alcune domande su dati al contorno: Si è fatto uno studio realistico di scenario sulla situazione macroeconomica in cui si verrebbe a trovare una centrale eventualmente funzionante? Dato che centrali a fusione del genere sarebbero prone a malfunzionamenti frequenti, con corollario di interruzioni e costose riparazioni/manutenzioni, qualcuno ha provato a fare un serio calcolo della convenienza economica in se di una centrale a fusione?
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