«Una grande voglia di amare e di essere amati ci sospinge, attraverso infinite delusioni, ad ancorare il nostro cuore a qualcosa di stabile e di infinito. Abbiamo una grande sete di Infinito. Sogniamo di poterci collegare con fontane inesauribili. Ci sentiamo collegati. È una delle prime esperienze della meditazione, sentirci uniti a tutti. La vita ci sfida a metterci in comunione con tutto. È un aspetto della mistica cioè del misterioso modo di metterci in comunione col Tutto» (Gianvittorio Cappelletto).